Oggi è l'anniversario che non vorrei mai ricordare, ma immancabilmente la mente vola a quel giorno nel quale il cuore di mio figlio ha smesso di battere. Posso dire solo che assieme al suo anche il mio si è ammalato e irrimediabilmente ferito.
In questo giorno oltre a me penso anche alle altre madri che hanno perso il loro figlio sul lavoro. Io consigli veri e propri non ne so dare poichè neppure a me ne erano stati dati.
Posso solo dire che la mia vita dipende dalla mia lotta agli "omicidi bianchi", poichè ho deciso che così li chiamerò. Proprio ieri ho scritto ad "anno zero" che sembra essere molo sensibile e attento ai problemi sociali e nell'ultima puntata ha voluto inserire un piccolo spazio nel contesto di una trasmissione che parlava di emigrazione. Combattere serve per tenere viva non la vita(magari fosse così facile) ma il problema che tanto affligge e pare sempre di più la nostra società. Solo una cosa potrei dire: combattere aiuta , piangere un pochino meno, le lacrime non risolvono i problemi lacerano solo noi stesse e di noi agli altri non importa nulla se non vedono una nostra ribellione attiva che riesca a far sì che altre madri piangano come piangiamo o abbiamo pianto noi. Il mondo è sensibile solo ai piccoli flesc inseriti quasi casualmente nei telegiornale e poi dimentica. Dimentica che in Italia è una piaga, ma vera e grande , molto più grande che in atri paesi europeri; penso che deteniamo i primato, Bello come primato no?
MAMME , SORELLE , MOGLI , NONNE, PADRI, uniamoci tutti ormai siamo un esercito.