domenica 18 maggio 2008

OGGI SONO PASSATI 13 ANNI E NULLA è CAMBIATO


Oggi è l'anniversario che non vorrei mai ricordare, ma immancabilmente la mente vola a quel giorno nel quale il cuore di mio figlio ha smesso di battere. Posso dire solo che assieme al suo anche il mio si è ammalato e irrimediabilmente ferito.

In questo giorno oltre a me penso anche alle altre madri che hanno perso il loro figlio sul lavoro. Io consigli veri e propri non ne so dare poichè neppure a me ne erano stati dati.

Posso solo dire che la mia vita dipende dalla mia lotta agli "omicidi bianchi", poichè ho deciso che così li chiamerò. Proprio ieri ho scritto ad "anno zero" che sembra essere molo sensibile e attento ai problemi sociali e nell'ultima puntata ha voluto inserire un piccolo spazio nel contesto di una trasmissione che parlava di emigrazione. Combattere serve per tenere viva non la vita(magari fosse così facile) ma il problema che tanto affligge e pare sempre di più la nostra società. Solo una cosa potrei dire: combattere aiuta , piangere un pochino meno, le lacrime non risolvono i problemi lacerano solo noi stesse e di noi agli altri non importa nulla se non vedono una nostra ribellione attiva che riesca a far sì che altre madri piangano come piangiamo o abbiamo pianto noi. Il mondo è sensibile solo ai piccoli flesc inseriti quasi casualmente nei telegiornale e poi dimentica. Dimentica che in Italia è una piaga, ma vera e grande , molto più grande che in atri paesi europeri; penso che deteniamo i primato, Bello come primato no?

MAMME , SORELLE , MOGLI , NONNE, PADRI, uniamoci tutti ormai siamo un esercito.

mercoledì 14 maggio 2008

ARTICOLO/ ADIGE 12.05.2008


"Fermiamo gli omicidi bianchi"

Milena Ben in diretta su canale5 ha ricordato il figlio morto in un cantiere il 28 maggio 1995


Tredici anni fa, in un cantiere a San Lazzaro di Savena, perse la vita in maniera tragica Pierluigi Giordani Ben operaio ventunenne di Rovereto dipendente dell'azienda"Ferrari Cesare" di Isera, un'azienda di carpenteria. Gigi"Spank", come lo chiamavano gli amici, lavorava da appena un mese per quella ditta e quel giorno fu travolto da alcune travi lamellari del peso di 40 quntali l'una. Per quella morte la madre Milena Ben non si è mai data pace, ha seguito passo passo tutto l'iter giudiziario ma la perdita dell'unico figlio, che viveva con lei, l'ha cambiata.Non si è mai arresa nonostante il lutto e il pensiero di Pierluigi l'accompagna ogni istante della giornata. Da quel giorno, con la sua esistenza completamente cambiata, rimessa in discussione da una delle assurdità della moderna italia-gli omicidi sul lavoro- ha trovato la forza per combattere, per cercare di fornire il suo contributo, per cambiare un sistema che sta tappezzando di croci i cantieri del Paese.Basti pensare che solo dall'inizio dell'anno, in poco più di quattro mesi, i morti sono stati 376. Milena non si è mai data per vinta, ha mosso mari e monti per accendere i riflettori su uno dei più pericolosi cancri della nostra società. E ieri è stata invitata alla trasmissione di canale5" Buona Domenica". Per un giorno, quel contenitore solitamente di vuoto che riempie i pomeriggi festivi, ha avuto il coraggio di affrontare un argomento spinoso ma dannatamente preoccupante: le morti bianche. Sono uscite storie quotidiane viste al femminile, storie di giovanissime vedove o di madri affrante ma anche e soprattutto incazzate per quanto non si è mai fatto e si continua a non fare per evitare stragi inutili. "Chiamiamoli omicidi bianchi, non morti bianche!" Ha ricordato Milena che ha ripercorso le tappe di una presa in giro legale e istituzionale seguita alla morte assurda del suo unico figlio che ha avuto l'unico torto di provare a guadagnarsi da vivere lavorando in un cantiere. Per Milena l'apparizione televisiva di ieri è un ritorno. Era già stata ospite per ben due volte, un mese dopo l'incidente e nel 2001 del "Maurizio Costanzo Show",il salotto catodico più famoso. Nell'ultimo invito aveva conosciuto l'allora guardasigilli Oliviero Diliberto che promise a quella che allora fu definita "Madre Coraggio" di interessarsi personalmente della questione. "Adesso è veramente ora di finirla " tuona Milena Ben- Fra poco ricorre il tredicesimo anniversario dalla morte di mio figlio e non è ancora finito lo stillicidio dei lavoratori, le mattanze delle morti bianche. I ragazzi continuano a morire di lavoro e sul lavoro. Ma che cosa stanno facendo i nostri politici? Festeggiano il nuovo governo? Ma chi se ne importa del nuovo governo! Chi se ne importa dei nuovi governanti!!E le riforme garantite prima delle elezioni , dove sono finite?. Tutti pronti a dire la loro in caso di attuazioni delle nuove riforme sulla sicurezza sul lavoro, ma guarda caso c'è sempre qualche cosa che interrompe questo interesse ripetutamente urlato dal nostro Presidente Della Repubblica: il mostro in prima pagina, i ragazzi cattivi. i vigili urbani picchiati. E noi madri continuiamo a piangere i nostri figli come se fossero andati in guerra. Che cosa vogliono ancora da noi? Che ci facciamo giustizia da sole contro questi datori di lavoro FUORILEGGE? Diciamocelo chiaramente: ma che cosa dobbiamo ancora fare:darci fuoco tutte davanti al Campidoglio per attirare l'attenzione che è vera emergenza? molto di più della spazzatura di Napoli?".

E poi il ricordo del figlio che non c'è più, sacrificato come tanti sull'altare del profitto:"La morte di un figlio, con il passare del tempo fa solo sentire che hai perso la persona più cara che avevi, ti fa sentire impotente, sola in mezzo a tanta gente felice". NG

martedì 13 maggio 2008

IN UNA SOLA SETTIMANA

Mi è stato detto che un blog dovrebbe essere aggiornato, questo sto facendo, nel mio prossimo cercherò di mettere un articolo che mi riguarda particolarmente. Oggi mi sono arrivati gli aggiornamenti sugli incidenti e le ultime vittime sul lavoro. Veramente indecente. Dal 7 maggio al 14: MORTI 368 , INVALIDI 9210, INFORTUNI 368.438, questi i dati del 7; MORTI 385, INVALIDI 9647, INFORTUNI 385.914, AGGIORNATI A OGGI 14 MAGGIO. Vi sembra forse che la nuova riforma dia qualche frutto??? A me personalmente no, se un fa un piccolo conto in una sola settimana ci sono state 16 morti, e credo che non siano tutti poichè il sommerso non li dichiara sicuramente. Sono stata come ospite domenica 11(il giorno della festa della mamma) a Buona Domenica la trasmissione su canale5. Sono rimasta abbastanza amareggiata poichè lo spazio dao per un argomento così importante è stato veramente pochissimo, solo il tempo di presentarci e raccontare in breve la nosta triste storia ma co la promessa di riprendere l'argomento in un secondo momento. Appena sarà possibile inserirò in questo spazio l'articolo che la mia città mi ha dedicato. Comnque penso, anzi ne sono convinta, che bisognerà organizzarci da soli per imbastire una vera protesta, noi da soli mettendoci tutti assieme, non sno sufficenti le ore di sciopero che vengono fatte dopo le tragedie di massa come la tragedia di Torino, perchè non c'è solo quella. Torino è forse stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso già pieno. Io proporrei, visto l'assediamento del nuovo Governo , di essere ricordati ancor prima di ciò che stanno discutendo, mettendo al primo posto la parte finanziaria e la sicurezza contro i delinquenti. Se Grillo mi ascoltasse io proporrei di fare una grande manifestazione non solo con gli operai ma principalmemte con i parenti delle vittime.Io mi proporrei in prima persona di salire sul palco per denunciare la mia rabbia, naturalmente con corretta educazione, poichè non è nel mio stile dennciare offendendo ma portando dati sopra dati. E' disdicevole ciò che sta succedendo credetemi. Se non ci si muove in fretta verremo messi come sempre in disparte fino a quando non accadrà un'altra immane tragedia che scuota tutta l'opinione pubblica e politica.

mercoledì 7 maggio 2008

ADESSO è VERAMENTE ORA DI FINIRLA

Fra poco ricorre il tredicesimo annivarsario dalla morte di mio figlio, precisamente il 18 maggio, e non è ancora finito lo stillicidio dei lavoratori, le mattanze delle morti bianche.
Anche oggi un ragazzo di soli 33 anni muore cadendo dal tetto di un cantiere(norme inesistenti , naturalmente). Ma che cosa stanno facendo i nostri politici?
Si stanno dividendo le poltrone?
Festeggiano il nuovo Governo?
Ma chi se ne importa del nuovo governo!!! Chi se ne importa dei nuovi governanti!!!!!
E le riforme garantite prima delle elezioni? Dove sono finite?
Tutti pronti a dire la loro in caso di sicurezza sul lavoro ma guarda caso c'è sempre qualche cosa che interrompe questo interesse ripetutamente urlato dal nostro Presidente Della Repubblica: il mostro in prima pagina, i ragazzi cattivi, i vigili urbani picchiati ecc.. ecc... ecc.
E noi Madri continuimo a piangere i nostri figli come se fossero andati in guerra.
Che cosa vogliono ancora da noi? Che ci facciamo giustizia da sole con questi datori di lavoro fuorilegge??? Vogliono che li incarceriamo noi?
Tre mesi dall'entrata in vigore delle nuove norme antiifortunistica e ancora il 58% dei cantieri è ancora fuori regola. Diciamocelo chiaramente: ma che cosa dobbiamo ancora fare darci fuoco tutte difronte al Campidoglio per attirare l' attenzione?
Un giorno una persona mi ha spedito una mail perchè sta scrivendo un libro di testimoninaze chiedendomi un sacco di cose alle quali ho risposto gentilmente
Fra queste una era: ma come ha saputo della morte di suo figlio? Io ho risposto che l'ho saputo dai giornalisti che lo hanno saputo prima di me dalle unltime ANSA.
Non volevo naturalmente crederci, e chi ci crederebbe che aspetti tuo figlio di ritorno da una trasferta come carpentiere ed invece vieni a sapere che non lo vedrai e sentira più?
Se qualcuno non fosse stato con me giuro che mi sarei buttata dalla finestra.
Forse le vogliono così le madri, non piangenti o disperate ma miti unmili e magari mutte depresse. No cari miei se questa carneficina non finisce qualche cosa bisogna fare ma senza deroghe, sono fuori tempo massimo e anzi oltre.
Io ho pianto tanto ma mi sto battendo perchè piangere non serve a nulla, fai solo il gioco del padrone, ed in questo caso anche quello dello stato.
Uniamoci tutti e cerchiamo di studiare un sistema per ultrasensibilizzare queste persone che si dividono le poltrone e poi vanno in vacanza.