martedì 18 dicembre 2007

questo spazio viene creato per combattere le ormai troppe morti bianche. Io sto lottando a nome e per mio figlio Pierluigi che all'età di 21 anni ha lasciato la sua vita sul lavoro a S.Lazzaro di Savena (BO) il 18 maggio del 1995. Il suo lavoro era "carpentiere" stava costruento un ponte sul Savena nel Parco dei Cedri quando è stato schiacciato dalla caduta di quintali di potrelle.
Mi piacerebbe essere utile affinchè la sofferenza che ho provat io con la morte del mio unico figlio non venga provata da altre madri o padri fratelli , sorelle ecc..
La disperazione è indescrivibile, non si può perdere un figlio per i lavoro.
Chiedo collaborazione ad un mio progetto che servirà sicuramente a far risvegliare il governo da questo, chiamiamolo stallo impotenza, chiamiamolo come vogliamo poichè queste tragedie incominciano ad essere delle vere guerre. Nemmeno in una settimana sono morte dieci persone.
Che cosa possiamo fare?????

1 commento:

Anonimo ha detto...

Credo che il tuo dolore sia tanto tanto quanto dovrebbe essere il dolore di mamma ITALIA che vede morire i suoi figli non in guierra ma sul posto di lavoro lavoro che viene iscritto al primo articoo della costituzione come forma di diritto ed invece la ritroviamo sotto forma di ricatto sociale il lavoro incambio di... nei ceti piu bassi spesso in cambio della vita ...
ti chiedo coraggio per te e per tutte le madri che hanno e che dovranno soffrire perchè hai mè non vinceremo mai ma lottiamo lottiamo e lotteremo sempre !!!