domenica 2 novembre 2008

Un fiore a tutte le mamme come me


Questo è un fiore che dono a tutte le mamme che hanno aspettato il proprio figlio e non è più ritornato. Vorrei parlare di me in questo giorno, ma il mio è un punto di vista prettamente personale. Io in questo giorno non vado al cimitero, un cimitero che diventa un salotto, un luogo dove la gente va una volta l'anno per gareggiare per presentare la tomba più ben fiorita.

Non esiste, ma non esiste proprio.

Li dedico a tutte le mamme che piangono e si disperano(è umano). Ho pianto tanto e mi sono disperata tanto, poi ho capito che bisogna combattere, bisogna sconfiggere questa sofferenza che non si metabolizza mai. Una sofferenza che rimane sempre e che ha solo bisogno di essere accettata. Mio figlio l'ho fin dal primo momento considerato momentaneamente assente. Lui è dentro di me, ogni giorno, dal momento che apro gli occhi a quando li chiudo prima di dormire.

Le mamme soffrono quando mettono al mondo i propri figli ma è un male che viene sovrastato dalla gioia. Le mamme soffrono quando non possono più vedere il proprio figlio e questa è una sofferenza che rimane per tutta la vita.

Ma i nostri figli, mio figlio, è ritornato in me e con me è sempre presente, in ogni luogo dove vado, in ogni emozione che provo, nelle felicità dei momenti, nei miei viaggi, nelle mie passioni.

I nosti figli non moriranno mai saranno solo MOMENTANEAMENTE ASSENTI.

Assieme a questi fiori un mio abbraccio a tutte le mamme che non hanno ancora capito questa filosofia che serve per vivere, lottare, perchè altre mamme non debbano soffrire e piangere come noi. Ciao Pierluigi mio piccolo grande uomo, salutate anche voi i vostri figli perchè sono sempre vicini anche se credete non lo siano più.

2 commenti:

Unknown ha detto...

l'amore della mamma per il proprio pargolo, per intensità e grandezza, è l'amore più forte che esista.
Noi piccoli uomini che, freneticamente, ci affanniamo a correre, a destra e a manca, per raggiungere chissà cosa, trascuriamo il sentimento dell'amore.
la mia mamma vive a svariati km di distanza da me, ma la sento presente, accanto a me, in tutto quello che faccio.
A lei dedico tutti miei successi e le mie gioie, proprio perchè grazie a lei oggi sono qui!
appena nato, i dottori le dissero: "suo figlio è nato vecchio", per intendere che non avevo voglia di uscire. Volevo rimanere là, al caldo, al riparo da ogni pericolo.
oggi, sono qua davanti uno schermo a scrivere un commento ad una "splendida persona" senza il timore di confessare che in tanto piango.
Piango perchè sono sempre un cucciolo che necessita di coccole e di attenzioni dalla sua mamma.
Piango alla vita spezzata di un giovane che ha subito la più grande delle ingiustizie.
Piango perchè alla sua mamma il destino ha negato la gioia di continuarlo a vedere sorridere, sorriso che da sempre le riempiva il cuore.
E grido di rabbia perchè quel maledetto giorno, il fato ha deciso che la vita, questa volta, non debba seguire il naturale corso.

milena ha detto...

Grazie Enrico sei molto tenero e sensibile